Fulvio Roiter
World Trade Center before
Museo Civico
Anni fa, in viaggio negli Stati Uniti, Fulvio Roiter decise di scoprire New York con il suo occhio infallibile.
Scrisse di lui anni or sono il suo amico Indro Montanelli: “Credo sia questa mostruosa, animalesca facoltà di concentrare tutte le forze intellettive nell’occhio a fare di Roiter il numero uno della fotografia mondiale”.
Parlando con Fulvio ci si sente raccontare: “New York e Venezia, così opposte nella concezione dell’Abitare, vivono della stessa magia, fatta di ponti e di acqua”.
Roiter era stato colpito soprattutto dal World Trade Center. Nella relativa piccolezza di Manhattan, un’isola al pari di Venezia, le Torri gemelle lo avevano stregato con i loro spazi impressionanti e le loro architetture vertiginose.
L’11 settembre del 2001 accadde l’imprevedibile e per anni il grande maestro non volle più mostrare quelle foto, scattate con tanto entusiasmo.
A distanza di anni la proposta: “World Trade Center Before”.
Non è un “come eravamo”, ma un atto di fede, affinché dove vinse il male trionfi il bene.
“Nella vertigine dello slancio che graffia l’altitudine, sono orgogliose di essere generate da un vanto creativo non trattenuto, fatte unica percezione architettonica divisa in due.
Anche ora, a Ground Zero, restano salde facendosi memoria, nostalgia, rimpianto di come il viaggio che mai si dimentica o il sogno che l’alba non tradisce.
Le loro ceneri non potranno mai seppellire il grido di esultanza che le ha volute e il pianto che per sempre le ha segnate”.
Stefano Lorenzetto
Pierluigi Lucietto
fonte www.bassanofotografia.it